Le bacchette…storia, curiosità e galateo 1° Parte

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Argomentando sulla cucina, ovvio è che l’occhio cada sugli strumenti ormai indispensabili per quasi tutto il mondo civilizzato: gli utensili da cucina.

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In Italia come in molte altre parti del mondo vengono utilizzate le “posate” (se ti interessa clicca QUI per approfondire), in Asia Orientale e Sud – Orientale (in modo prevalente) vengono usate le “bacchette”.

Cosa sono? Sono una coppia di bastoncini più o meno affusolati, di uguale lunghezza utilizzate sia per portare il cibo alla bocca che come utensili da cucina.

STORIA

Miglio
Immagine: open fook facts

Prima di parlare delle origini delle bacchette è bene ricordare che il primo strumento utilizzato anche in queste aree era il cucchiaio. Il popolo cinese, in passato, aveva una alimentazione basata sul miglio, un ingrediente che facilmente si prestava ad essere raccolto dalla ciotola con un utensile quale è il cucchiaio.

Intorno al 1600 a.C. l’alimentazione cominciò a variare, i cereali iniziarono ad essere lavorati (un esempio sono i “noodles”) e la loro nuova forma non si prestava ad un uso esclusivo del cucchiaio. Inoltre, in questo periodo cominciò l’uso prevalente del riso nell’alimentazione asiatica. Il riso era cotto in modo che diventasse “appiccicoso”, era un riso glutinoso.

I primi “riscontri archeologici” dell’uso delle bacchette si hanno intorno al 1200 a.C. durante alcuni scavi avvenuti in una tomba della dinastia SHANG dove sono state rinvenute delle bacchette di bronzo.

Intorno alla dinastia Zhou (1045-256 a.C.) le bacchette si diffusero in tutta Cina non solo come utensili per cucinare ma anche utilizzati per alimentarsi.

PILLOLA CURIOSA

La mancata diffusione dei coltelli sulle tavole asiatiche

I coltelli erano visti a tavola come un rimando alla violenza e alla guerra che rovinavano l’allegria del pasto, questo perchè Confucio nei suoi pensieri scrisse :

Statua di Confucio
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“L’uomo onorabile e retto si tiene ben lontano dal macello che dalla cucina, e non permette coltelli alla sua tavola”

Confucio, filosofo cinese 551-479 a.C.

Leggende sulle bacchette

Non si ha un chiaro riferimento a una datazione precisa di inizio d’uso delle bacchette e come spesso accade, da qui alla nascita delle leggende sulle origine è un passo breve…

Molte sono le leggende sulle origini delle bacchette di seguito riporto le più famose.

C’è chi attribuisce l’invenzione alla concubina (di nome Daji) del re Zohwang.
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Sembrerebbe che un giorno al re Zohwang, uomo naturalmente incline ad adirarsi, il cuoco di corte servì una pietanza alquanto calda. Il re si adirò tanto che richiese la sua condanna a morte. La concubina Daji, per salvare il povero malcapitato, pensò di utilizzare i suoi spilloni da capelli ornamentali per raccogliere il cibo dal piatto e portarlo alla bocca del re ad una temperatura decisamente più accettabile.

Il re rimase affascinato dalla sensualità del gesto e proclamò l’editto dove disponeva che tutti i suoi futuri pasti venissero serviti in quel modo…


C’è chi attribuisce l’invenzione al pescatore di nome Jiang Ziya.

Il pescatore fu invitato da uno straordinario uccello divino di mangiare la carne molto calda “amorevolmente” cucinata dalla moglie con dei bastoncini di bambù.

Pare che dopo averli utilizzati si accorse che la moglie lo voleva avvelenare, riuscì così a scoprire il tentativo della moglie di avvelenarlo e nel contempo uno trucco di alimentarsi senza scottarsi le dita!


C’è chi attribuisce l’invenzione a Dayu.

Dayu era un uomo che, intorno al 2100 a.C., fu incaricato dall’imperatore Shu di escogitare il modi di arginare le acque straripanti, durante l’epoca delle grandi innondazioni.

Fiume Giallo – Immagine: commons Wikipedia.org

Dayu lavorava instancabilmente, in un periodo dove poco tempo aveva da dedicare al cucinare e al cibarsi; quando un giorno approdò su un isola e cucinò della carne. Il tempo tiranno non gli permetteva di attendere che si raffreddasse a tal punto da poter prendere il cibo con le mani per cui giocò d’astuzia: prese due rami da un albero gli spezzò e li ulizzò per portare alla bocca la carne cucinata, evitando così di scottarsi. Da allora cominciò ad utilizzare questo stratagemma per alimentarsi…


Vi sono anche altre leggende che riguardano, ad esempio, la sfera “educativa”, vi riporto di seguito quella del reciproco aiuto:

La leggenda narra di anime dell’infermo che patiscono la fame perchè non riescono a trovare uno stratagemma per alimentarsi con le lunghe bacchette a loro fornite, mentre vengono ammirati gli ospiti del paradiso che, utilizzando gli stessi strumenti, offrono il cibo e gli viene offerto, nutrendosi avvicendevolmente. La metafora si rifà all’importanza di amarsi l’un l’altro.

E per ora mi fermo qui! Se l’articoletto ti è piaciuto la 2° parte è un focus sulle bacchette in uso in Cina, Corea e Giappone.

Vuoi approfondire l’argomento clicca su ➟ 2° parte e su ➟ 3° parte.

Alla prossima!!

Fonti bibliografiche (credits):

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