Cucchiaio, Coltello e Forchetta… da quando li usiamo?

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Tanti sono gli argomenti di cui vorrei trattare in questo blog (non ho la presunzione che possano essere tutti d’interesse comune ma sicuramente, quelle finora pubblicate, sono state delle divertenti sfide, che mi hanno permesso di ricercare, confrontare, valutare le varie informazioni tratte da fonti storiche collettive e non, che spesso mi hanno portato ad esclamare: “ma davvero!” oppure “questa la sapevo già”).

Data la vastità degli argomenti, ero indecisa nella scelta del tema da trattare così, come spesso accade, mi sono confrontata con la mia famiglia, mentre si pasteggiava nel focolaio domestico, la mia primogenita guardando le sue mani mi venne in aiuto: le “posate”, perché non informarsi su “storia e curiosità” di questi strumenti ormai divenuti indispensabili per tutti non solo a livello nazionale?

L’idea mi ha subito intrigato e curiosando qua e la ho reperito davvero tantissimo materiale. Ho compreso fin da subito che un articolo non sarebbe stato certo esaustivo, ma non volendo fare un trattato né un libro ho pensato che una panoramica introduttiva su questi “utensili” avrebbe dato un idea delle loro origini e della loro storia.

Quindi non indugio oltre, iniziamo!


Premessa: Gli utensili che si usano per servire e portare cibo alla bocca non si limitano al Cucchiaio, al Coltello e alla Forchetta ma sono molti e molti di più! Sempre nello spirito della condivisione di un informazione ricca ma proporzionata all’intento iniziale, ho concentrato la mia ricerca solo su queste tre posate.

La storia….

I primi utensili alimentari furono prodotti con ossa e pietre.

Il cucchiaio

Il cucchiaio è l’utensile che pare avere la storia più antica, è il primo strumento, usato dall’uomo, per sorbire liquidi.

Definizione

Tutti sono d’accordo che il termine derivi dal latino “Cochlea” (conchiglia, chiocciola) e “Cochlearium” (il recipiente utilizzato per le chiocciole) e che il termine sia stato coniato intorno al XIV secolo.

L’USO

Il cucchiaio fin dai tempi antichi venne e viene utilizzato come unità di misura, ad esempio per i medicinali (ricordo la quantità di volte che da piccola mia madre mi inseguita per somministrarmi un “cucchiaio” di quel terribile sciroppo che oggi è disponibile in mille gusti più uno!sight!) ed in cucina.

Il primo utilizzo come utensile da cucina avvenne con un materiale facilmente reperibile in tempi antichi: il legno. Tutt’ora fabbricato con questo materiale ma anche in acciaio, plastica…

ORIGINI E STORIA

Non si ha certezza del paese d’origine di tale utensile ma considerando che nella tradizione culinari di quasi tutti i popoli vi è la presenza di pietanze brodose, in più parti del mondo, e forse quasi contemporaneamente, è nata l’esigenza di uno strumento utile a raccogliere il liquido e portarlo alla bocca, per cui…..

Utensili usati dai Romani

Resti antichi testimoniano che i Romani furono i primi ad utilizzare uno strumento simile al cucchiaio che era però fornito di una punta che pare servisse per cibarsi di molluschi.

Durante il Medioevo il cucchiaio era utilizzato per sorbire zuppe preparate prevalentemente di verdure, tipiche della cucina povera, per tale motivo era considerata la posata dei “poveri”.

Dopo il Medioevo l’uso del cucchiaio si diffuse anche alle famiglie più agiate che per distinguersi e dare quel tocco di lusso e raffinatezza fabbricavano i cucchiai in argento, onice, cristallo e con il manico intarsiato di pietre preziose.

Da quest’epoca in poi il cucchiaio è considerato sacro alla Chiesa tanto che veniva e ancora (da qualche parte) viene utilizzato nelle funzioni liturgiche (fino al 1700 esistevano dei cucchiai con dei forellini per far passare il vino durante la messa).

Nel XVI secolo la forma del cucchiaio comincia ad assomigliare a quella moderna: ovale e con manico allungato. Nel 1700 il cucchiaio assumerà la forma in uso ai giorni d’oggi.

Curiosità sul Cucchiaio….

Usato come pegno d’amore

Tra i novelli sposi vi era l’usanza di scambiarsi due cucchiai come segno di fedeltà e condivisione.


Il Coltello

DEFINIZIONE

L’origine del termine non è condivisa da tutti, ma quella più accreditata è quella che riconduce la provenienza al latino “Coltellus” diminutivo di “Culter”, lama tagliente, nell’aratro, disposta verticalmente davanti al vomere per solcare il terreno.

uso, ORIGINI E STORIA

Sembrerebbe che il coltello fosse comparso a partire dall’età della pietra.

Coltello a molla Romano

Documenti storici confermano che furono i Romani i primi ad utilizzare il coltello.

Nel Medioevo il coltello veniva utilizzato come arma da caccia e da combattimento, veniva trasportato appeso alla cintura in un fodero solitamente prodotto con materiali di pelle, cuoio o legno. A seconda delle disponibilità economiche il manico era lavorato e abbellito da intarsi o pietre preziose.

Nel corso del Medioevo il coltello divenne polifunzionale: veniva usato, come detto per la caccia o per difendersi ma anche per infilzare il cibo, ogni commensale utilizzava il proprio personale coltello.

Nel tardo Medioevo e fino al 1500 l’uso del coltello come “posata” ovvero utensile già presente nella “mise in place” era prerogativa dei nobili o delle famiglie più agiate (le pietanze erano servite tagliate dal “trinciante” che si occupava di gestire anche gli approvvigionamenti della cucina) mentre i “poveri” mangiavano i cibi ancora con le mani.

Curiosità sul Coltello….

Cambio coltello

Nel 1800 il galateo a tavola imponeva che all’arrivo di una nuova portata dovesse essere sostituito il coltello utilizzato con uno pulito.

La Forchetta

DEFINIZIONE

Il termine forchetta sembrerebbe derivare da “forca” strumento che nel Medioevo era associato al lavoro nei campi ma anche al crudele e cruento strumento di tortura.

USO, ORIGINI E STORIA

Pare che un antenato della forchetta fosse già in uso dai Romani ma che si perse quando cadde l’Impero d’Occidente.

Prima dell’anno Mille si ha una serie di prove documentate attraverso raffigurazione di uno strumento simile alla forchetta. Il primo documento che tratta della forchetta è un manoscritto miniato “l’Hrabanus Maurus Glossaria di Montecassino” del XI secolo.

Varie sono le “verità” su chi introdusse l’uso della forchetta a tavola.

Una leggenda narra che la moglie di un maggiorente fiorentino, intorno al XII secolo propose ai suoi ospiti l’uso di tale utensile.

Un’altra leggenda racconta che nel 1003, una principessa bizantina (Maria Argyropoulaina) andata in sposa al Doge Orseolo II introdusse la forchetta (bidente) a Venezia.

In ogni caso, dalla sua introduzione, la Chiesa non accettò questo utensile poiché lo definiva lo “arma del Diavolo” ricordando molto il forcone di Belzebù.

L’opposizione della Chiesa non ha impedito la diffusione della forchetta ma certo ne ha ritardato l’uso.

Alcuni re, andando contro la volontà della Chiesa, preferendo l’uso della forchetta all’uso delle mani (vedi ad esempio nel XVI Enrico III) fecero “scandalo”.

In Italia la diffusione della forchetta iniziò intorno al XIV secolo utilizzata per meglio avvolgere i “vermicelli” (se vuoi approfondire l’argomento “vemicelli” leggi il mio articolo “La nascita degli spaghetti“)

Utensile in uso intorno al 1600

In Europa la diffusione fu lenta.

In Francia Caterina De’ Medici (Caterina Maria Romula di Lorenzo De’ Medici) che andò in sposa a Enrico II nel 1533, portò dall’Italia l’abitudine di usare la forchetta a tavola. La popolazione francese si cibava ancora con le mani.

Piccolo inciso il “Re Sole”, Luigi XIV (1633-1715) continuava a preferire l’uso delle mani per alimentarsi.

Intorno alla metà del XVII secolo, al mutare del tipo di alimentazione della popolazione si diffuse su vasta scala l’uso della forchetta. Infatti da una alimentazione con pietanze prevalentemente composte da carne e da selvaggina tagliate con il coltello si passò a un maggior consumo di legumi che erano più facilmente consumabili con la forchetta.

Nel 1633 Carlo I d’Inghilterra promosse l’uso della forchetta dichiarando “Si considera decoroso l’utilizzo della forchetta”.

Nel 1684, alla corte di Versailles però, era ancora considerato uno strumento perverso e a causa di ciò agli ospiti si tendeva ad offrire una zuppa, facilmente sorbibile con l’oggetto sacro, ovvero il cucchiaio, piuttosto che propinare un piatto solido che presupponeva l’uso dell’oggetto diabolico!

Utensile doppio uso – forchetta e cucchiaio

Quando la forchetta a due rebbi fu prodotta a 4 punte? Anche qui vi sono varie “verità” vediamone le più quotate:

La prima racconta che l’introduzione della forchetta a 4 punte avvenne nel 1770 sotto il regno di Ferdinando IV di Borbone, il ciambellano del re, per agevolare la presa dei “vermicelli” aggiunse 2 nuove punte

La seconda leggenda narra di un certo cuoco partenopeo, di nome Gennaro Spadaccino, che inventò la forchetta a 4 rebbi per avvolgere meglio i “vermicelli”.

Dal XIX la forchetta divenne uno strumento comunemente usato a tavola.

Curiosità sulla forchetta….

  • Nel Medioevo, la forchetta era considerata un oggetto diabolico per tale motivo, chi la usava, la custodiva, nascondendola anche ai vicini.
  • Nel 1581 Michel Montaigne ritornando da un viaggio in Italia era rimasto “sorpreso” dall’uso individuale di una forchetta con due rebbi posta tra due salviette insieme al pane, al coltello e al cucchiaio
  • “Essere una buona forchetta”: questa locuzione si riferisce a un buon mangiatore ovvero ad una persona con apprezzabile appetito (mangia con gusto ed in abbondanza).

Le posate

IL TERMINE

Il termine “posata” sembrerebbe derivare da:

  • Participio passato del verbo posare, ovvero oggetti posati sulla tavola;
  • Parola latina “pausare” (fermarsi) con influenze verosimili dalla lingua spagnola (“posada” che significa “astuccio per posate”).

ORIGINI

Nel 1851 vi fu la prima apparizione del termine “posata” nel Catalogo ufficiale della GREAT EXHIBITION (una esposizione mondiale che celebrava le opere dell’industria di tutte le nazioni).

Allo sviluppo dell’industria metallurgica le posate furono prodotte in acciaio e altri materiali.

Nel secondo dopoguerra furono introdotte le posate “usa e getta”. La plastica da questo periodo in poi sostituì la maggior parte dei materiali usati per la produzione delle posate.

Attualmente i metalli usati per la produzione delle posate sono: il ferro stagnato o cromato, le leghe ternarie di rame, nichelio e zinco chiamate Alpacca, le leghe d’argento e acciaio inossidabile. Le leghe d’argento sono usate nelle proporzioni dall’800 e 900 per mille in Italia, Germania e Svizzera, dell’800 e 950 per mille in Francia e 925 per mille (standard silver) in Gran Bretagna.

Il Galateo dell’uso della posata:

  • La forchetta è a sinistra con i rebbi rivolti verso l’alto, a destra, in esterno, i cucchiai per la minestra e poi i coltelli con lama verso il piatto. In alto le posate da dessert, coltello e cucchiaino rivolti verso destra e forchetta rivolta verso sinistra. L’impugnatura va rivolta verso la mano che deve afferrare la rispettiva posata, per cui, la forchetta da dessert è orientata con la dentatura a destra mentre il cucchiaio a sinistra.
  • Le posate esterne sono le prime ad essere utilizzate.
  • La forchetta deve essere tenuta con la mano destra, tra il pollice e l’indice mentre quando si è nell’atto di tagliare la si passa alla mano sinistra e, con la stessa mano si inforca il cibo tagliato per portarlo alla bocca, senza mai posare il coltello o cambiare mano (anche voi vi comportate così?!)
  • Al termine del pasto posizionare le posate usate sul piatto con i manici a destra in direzione obliqua.


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Alla prossima!

Fonti/Crediti:

www.supertosano.com; www.ifood.it; www.baiadellaconoscenza.com; www.la-tavola.it; www.artericerca.com; www.georgianagarden.blogspot.com; www.ideecongusto.it .

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