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Dopo aver parlato di storia e leggende delle bacchette, come anticipato nella 1° parte continuiamo col curiosare sull’uso di questi utensili da cucina in tre famosi paesi asiatici: Cina, Corea e Giappone.
CINA
In Cina le bacchette vengono chiamate Kuà izi 筷子 ( kuaizi / kuàizi ) la parola è composta dai caratteri: 筷 (kuai) = “rapido” , 子 (zi) = “bambù”.
Documenti storici dimostrano che le bacchette hanno origine in Cina successivamente giungono in Giappone ove vengono utilizzate inizialmente esclusivamente durante le funzioni religiose.
Le bacchette usate in Cina sono più lunghe rispetto a quelle Coreane o Giapponesi.
Sembrerebbe che l’esigenza di avere bacchette “lunghe” sia data dalla necessità di raggiungere il cibo dall’altro capo del tavolo (quest’ultimo accogliendo spesso famiglie numerose risulta essere piuttosto grande).
Difatti la lunghezza standard delle bacchette cinesi è di 25 centimetri!!
Composizione
Le bacchette cinesi sono meno sottili verso la fine per poter portare il riso alla bocca senza farlo cadere (in riso cinese non è del tutto “appiccicoso” e solitamente è formato da chicchi lunghi).
Le bacchette hanno una forma rettangolare con estremi smussati.
I materiali solitamente utilizzati per le bacchette cinesi sono: il legno, il bambù, le ossa, la plastica e ormai più raramente la giada, l’argento e l’avorio.
Curiosità
Le bacchette cinesi, dall’antichità hanno assunto un significato spirituale, filosofico, ovvero:
una estremità della bacchetta è rettangolare l’altra è tonda = la forma squadrata è la terra quella sferica è il cielo = i due opposti = lo yin e lo yang….
GIAPPONE
In Giappone le bacchette vengono chiamate Hashi 箸, tradotta in italiano, la parola significa “bacchette”.
Le bacchette giapponesi sono solitamente più corte rispetto a quelle coreane e cinesi.
Le bacchette utilizzate come utensili in cucina, utilizzate soprattutto per friggere, prendono il nome di Saibashi (菜箸; さいばし) lunghe circa 30-40 cm.
Composizione
Le bacchette giapponesi hanno solitamente una forma conica ovvero con un’estremità appuntita, questo, probabilmente, deriva dalla tipologia di cibo presente nelle tavoli giapponesi: il pesce. Questo è cucinato e presentato nella sua forma originale ed è spesso da spinare, per cui un utensile con una parte più appuntita sicuramente permette di agevolare la presa della carne del pesce.
I materiali solitamente usati per la produzione delle bacchette giapponesi sono: il bambù, la plastica, il legno, il metallo, e ormai raramente l’avorio, le ossa e la giada. Questi sono solitamente trattati (laccati) per renderli impermeabili all’acqua.
Curiosità
Nei ristoranti, nei bar, ad esempio, vi è un vasto uso delle bacchette usa e getta che prendono il nome di Otemoto (おてもと).
COREA
In Corea le bacchette vengono chiamate Cheotgarak 젓가락 = “bacchette”.
Le bacchette coreane hanno una lunghezza media rispetto a quelle cinesi e giapponesi.
Composizione
Le bacchette coreane hanno una forma cilindrica, piatta il materiale utilizzato è il metallo più igienico di quelle in legno. Sono accompagnate a tavola da un cucchiaio (sutgarak – 숟가락) solitamente utilizzato per le zuppe o il riso. Il set di bacchette e cucchiaio è chiamato Sujeo (수저)
Curiosità
Pare che il materiale per produrre le bacchette, nell’antichità fosse l’argento questo al fine di verificare che nella pietanza, qualche malandrino, non vi avvesse fatto cadere del veleno (n.b. l’argento si annerisce a contatto con alcuni veleni, per gli altri? bhe credo non vi sia nessuno che possa testimoniare…)
Interessante? Spero di si e se siete ancora in vena di lettura approfondite con la ➟ 3° parte dedicata al galateo e buona educazione a tavola con l’uso delle bacchette.
Se vi siete persi la 1° parte CLICCATE QUI!
Fonti bibliografiche (credits):
Projectnerd
Traveltherapists
Go! Go! Hanguk
Wikipedia
Focus
Cina in Italia