La nascita degli spaghetti

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Argomento controverso quello della “Nascita degli spaghetti”.

Tre sono le correnti di “verità” sulla genesi dello spaghetto, vediamo di seguito quali sono.

La prima:

Marco Polo

Marco Polo, nel lontano 1295, fu affascinato dagli “spaghetti bianchi” in uso in Oriente e decise di importarli in occidente. Nel contempo la gastronomia occidentale era sotto l’influenza araba e nello specifico dall’uso del frumento (cous cous). Grazie a questo mix, nel tempo, pare siano nati gli Spaghetti di grano.

La seconda:

Nel medioevo, in Italia, veniva preparato un impasto composto da farina e mollica di pane bagnata in latte di capra e tuorlo d’uovo, stesa e tagliata a strisce era il primordiale composto che preannunciava la nascita degli spaghetti. Nel 1154 il geografo arabo M. al Idrisi scriveva in un trattato “un cibo di farina in forma di fili” riferendosi all’impasto di farina e acqua del tutto simile a quello odierno. Tale pasta veniva esportata nel Mediterraneo e nello specifico in Sicilia (a Termini Imerese in provincia di Palermo). Pasta che inizialmente venne chiamata “vermicelli” e successivamente “spaghetti“.

Trinacria

Verso il 1200, grazie hai commerci tra la Trinacria (Sicilia) e il continente, la pasta cominciò a diffondersi anche ad Amalfi, Napoli e Salerno. Qui nascono i cosidetti “spaghetti al pomodoro”, prodotto conosciuto in tutto il mondo e parte ormai consolidata della tradizione gastronomica partinopea.

Intorno al 1284 nascono a Gragnano i primi pastifici artigianali favoriti da un territorio propenso alla coltura del grano grazie a un clima composto da vento, sole e umidità. Dopo il 1500 vi è l’invezione del “torchio a vite” creato per la trafilatura della pasta, che rese più veloce il procedimento.

La terza:

Nel lontano 600 a.C. nell’Asia occidentale, nell’attuale Pakistan nascono gli “spaghetti”. Inizialmente era considerato un prodotto di scarto utilizzato per lo più ad alimentare gli inservienti del sultano Bowalpur, non gli avevano ancora dato un nome.

Soldatini impettiti e dritti…….

Dopo essere stati notati dal figlio del sultano, nelle cucine degli inservienti, essi furono da lui paragonati agli “Sipahee” ovvero a dei soldati (perchè erano impettiti e dritti come soldatini) questi, nel tempo, presero il nome di Spaghetti. La diffusione in Italia fu grazie a Marco Polo, intorno al 1200 di ritorno dal Catai.

Che dire, lascio a voi la scelta della storia più interessante ops, vera!

Altre curiosità…

  • La parola “spago” per definire gli spaghetti (..ci facciamo du spaghi…) fu coniata nel 1824 da Antonio Viviani (poeta e commediografo).
  • In origine gli spaghetti erano lunghi ben 50 centimetri, oggi (probabilmente per una questione di spazio) la loro lunghezza è stata ridotta a 25 centimetri!
  • In principio gli spaghetti si mangiavano con le mani.
  • Pare che i Romani avessero creato un impasto di farina e acqua creando una pasta a forma sottile simile agli spaghetti che però avvolgeva altri alimenti.
  • Le prime ricette di pasta erano con burro (olio), pepe e formaggio.
  • Nel 1837, Ippolito Cavalcanti, pubblicò la prima ricetta sui “Vermicelli al pomodoro”.

Alla prossima!!

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