Fettuccine all’Alfredo (The Office)

LE FETTUCCINE ALFREDO ispirato a THE OFFICE (stagione 4 – FUN RUN)

 

Chi non ha mai visto o sentito parlare della serie televisiva statunitense “The Office”?

Per i pochi che non conoscessero questa serie The Office è stata girata in una configurazione a telecamera singola (senza il pubblico in studio o le risate registrate) per dare l’idea di un vero documentario.  La serie è accentrata sulle vicissitudini dei dipendenti della Dunder Mifflin e del suo  direttore di filiale Michael Scott (Steven John Carell – Golden Globe come miglior attore in una serie commedia).

Una serie composta da 9 stagioni. Nella 4 stagione durante il “Fun run” Scott mangia queste “deliziose?!” fettucine.

Cit. “Michael Scott: Finishing that 5k was the hardest thing I have ever had to do. I ate more Fettuccine Alfredo and drank less water than I have in my entire life. People always talk about triumphs of the human spirit. Today, I had a triumph of the human body. That’s why everybody was applauding for me at the end. My guts and my heart. And while I eventually puked my guts out, I never puked my heart out. And I’m very, very proud of that.”

Le fettuccine Alfredo (o all’Alfredo) è una ricetta italiana (romana) conosciuta all’estero più che in Italia!

Il piatto originale era composto da pasta (fettuccine) burro, parmigiano e pepe mentre la più famosa variante americana annovera tra gli ingredienti anche la panna e la noce moscata (altre varianti sono con broccoli, gamberetti, pollo, tartufo, pomodoro, aglio e molto altro ancora)

Un po’ di storia….

Le fettuccine Alfredo furono “riscoperte” da Alfredo Di Lelio a Roma nel 1908 e divennero popolari intorno agli anni ’20, come? La moglie partorito il primogenito era esausta, Alfredo decise di preparare questo piatto nutriente con le sue mani per rinvigorirla. La ricetta piacque alla moglie a tal punto da richiedere al marito di inserire la pietanza nel menù del loro ristorante (aperto nel 1914). Alcuni anni dopo, durante il viaggio di nozze di Mary Pickford e Douglas Fairbanks, famosi attori di cinema muto americani dell’epoca, assaggiarono le Fettucine Alfredo e ne furono piacevolmente colpiti tanto che, grazie ad un passaparola, al ritorno negli Stati Uniti, tutta Hollywood era affascinata da questo semplicissimo piatto della tradizione italiana.

  • DifficoltàFacile
  • CostoEconomico
  • Tempo di cottura20 Minuti
  • Porzioni4 persone
  • CucinaAmericana

Ingredienti

250 g fettuccine all’uovo
100 g burro
150 g parmigiano (stagionato più di 24 mesi)
q.b. sale
q.b. pepe

Strumenti

1 Padella
1 Pentola

Passaggi

Cuocete la pasta in una pentola con acqua fredda leggermente salata.

Nel frattempo, in una padella piuttosto grande, da contenere successivamente la pasta, fate sciogliere dolcemente metà burro con un mestolo di acqua di cottura.

Scolate la pasta al dente, conservando l’acqua di cottura poichè servirà poi per finalizzare la cottura della pasta in padella. Trasferite la pasta nella padella con il burro ormai fuso e aggiungete il burro rimanente con qualche mestolo di acqua di cottura per creare una fluida salsina. Quando il burro sarà sciolto spegnete il fuoco e aggiugete a questo punto il formaggio amalgamando il tutto mischiando la pasta con burro e formaggio dall’alto verso il basso. Aggiungere infine il pepe a piacere.

Servite caldo.

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2 Risposte a “Fettuccine all’Alfredo (The Office)”

  1. STORIA DI ALFREDO DI LELIO, CREATORE DELLE “FETTUCCINE ALL’ALFREDO” (“FETTUCCINE ALFREDO”), E DELLA SUA TRADIZIONE FAMILIARE PRESSO IL RISTORANTE “IL VERO ALFREDO” (“ALFREDO DI ROMA”) IN PIAZZA AUGUSTO IMPERATORE A ROMA

    Con riferimento al Vostro articolo ho il piacere di raccontarVi la storia di mio nonno Alfredo Di Lelio, inventore delle note “fettuccine all’Alfredo” (“Fettuccine Alfredo”).
    Alfredo Di Lelio, nato nel settembre del 1883 a Roma in Vicolo di Santa Maria in Trastevere, cominciò a lavorare fin da ragazzo nella piccola trattoria aperta da sua madre Angelina in Piazza Rosa, un piccolo slargo (scomparso intorno al 1910) che esisteva prima della costruzione della Galleria Colonna (ora Galleria Sordi).
    Il 1908 fu un anno indimenticabile per Alfredo Di Lelio: nacque, infatti, suo figlio Armando e videro contemporaneamente la luce in tale trattoria di Piazza Rosa le sue “fettuccine”, divenute poi famose in tutto il mondo. Questa trattoria è “the birthplace of fettuccine all’Alfredo”.
    Alfredo Di Lelio inventò le sue “fettuccine” per dare un ricostituente naturale, a base di burro e parmigiano, a sua moglie (e mia nonna) Ines, prostrata in seguito al parto del suo primogenito (mio padre Armando). Il piatto delle “fettuccine” fu un successo familiare prima ancora di diventare il piatto che rese noto e popolare Alfredo Di Lelio, personaggio con “i baffi all’Umberto” ed i calli alle mani a forza di mischiare le sue “fettuccine” davanti ai clienti sempre più numerosi.
    Nel 1914, a seguito della chiusura di detta trattoria per la scomparsa di Piazza Rosa dovuta alla costruzione della Galleria Colonna (oggi Galleria Sordi), Alfredo Di Lelio decise di aprire a Roma (via della scrofa) il suo ristorante “Alfredo” che gestì fino al 1943, per poi cedere l’attività a terzi estranei alla sua famiglia.
    Ma l’assenza dalla scena gastronomica di Alfredo Di Lelio fu del tutto transitoria. Infatti nel 1948 riprese il controllo della sua tradizione familiare ed aprì, insieme al figlio Armando, il ristorante “Il Vero Alfredo” (noto all’estero anche come “Alfredo di Roma”) in Piazza Augusto Imperatore n.30 (cfr. il sito web di Il Vero Alfredo).
    Con l’avvio del nuovo ristorante Alfredo Di Lelio ottenne un forte successo di pubblico e di clienti negli anni della “dolce vita”. Successo, che, tuttora, richiama nel ristorante un flusso continuo di turisti da ogni parte del mondo per assaggiare le famose “fettuccine all’Alfredo” al doppio burro da me servite, con l’impegno di continuare nel tempo la tradizione familiare dei miei cari maestri, nonno Alfredo, mio padre Armando e mio fratello Alfredo. In particolare le fettuccine sono servite ai clienti con 2 “posate d’oro”: una forchetta ed un cucchiaio d’oro regalati nel 1927 ad Alfredo dai due noti attori americani M. Pickford e D. Fairbanks (in segno di gratitudine per l’ospitalità).
    Un aneddoto della vita di mio nonno. Alfredo fu un grande amico di Ettore Petrolini, che conobbe nei primi anni del 1900 in un incontro tra ragazzi del quartiere Trastevere (tra cui mio nonno) e ragazzi del Quartiere Monti (tra cui Petrolini). Fu proprio Petrolini che un giorno, già attore famoso, andando a trovare l’amico Alfredo, dopo averlo abbracciato, gli disse “Alfré adesso famme vede che sai fa”. Alfredo dopo essersi esibito nel suo tipico “show” che lo vedeva mischiare le fettuccine fumanti con le sue posate d’oro davanti ai clienti, si avvicinò al suo amico Ettore che commentò “meno male che non hai fatto l’attore perché posto per tutti e due nun c’era” e consigliò ad Alfredo di tappezzare le pareti del ristorante con le sue foto insieme ai clienti più famosi. Anche ciò fa parte del cuore della bella tradizione di famiglia che continuo a rendere sempre viva con affetto ed entusiasmo.
    Desidero precisare che altri ristoranti “Alfredo” a Roma non appartengono e sono fuori dal mio brand di famiglia.
    Il brand “Il Vero Alfredo – Alfredo di Roma” è presente in Messico con due ristoranti a Città del Messico ed a Cozumel sulla base di rapporti di franchising con il Group Hotel Presidente Intercontinental Mexico.
    Vi informo che il Ristorante “Il Vero Alfredo” è presente nell’Albo dei “Negozi Storici di Eccellenza” del Comune di Roma Capitale.
    Grata per la Vostra attenzione ed ospitalità nel Vostro interessante blog, cordiali saluti
    Ines Di Lelio

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