La “schiscetta” Giapponese……il Bentō!

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L’utile e talvolta simpatico portapranzo

COS’E’?

Il Bentō non è altro che un portapranzo.

Il contenitore fabbricato in plastica, legno o altro materiale è solitamente suddiviso in parti cosi che il sapore dei singoli cibi sia apprezzato nella sua interezza.

Il trasporto di questi contenitori avviene avvolgendolo in carta, borse o tessuti unitamente alle “posate”, ovvero le HASHI (=bacchette).

E’ usato come la nostra schiescetta, prevalentemente per poter mangiare come a casa ma fuori casa.

Chi lo usa? Prevalentemente i bambini a scuola, gli adulti al lavoro ma si usa anche per feste, pic-nic e negli eventi più nefasti, i funerali.

bento – immagine wikipedia

LA STORIA

Vi sono opinioni contrastanti sulle origini dell’uso del Bentō :

  • Chi dice che…. nel V secolo era stato prodotto una sorta di contenitore fabbricato con fibre vegetali, foglie di bambù/magnolia e rami di salice usato prevalentemente dai soldati, dai contadini o dai cacciatori per portarsi con sé del cibo
  • Chi dice che….. sotto il dominio dello shogunato di KAMAKURA (1185-1333) era stata creata una sacca per il trasporto di riso  (hoshi-ii) cotto ed essiccato che veniva fatto rinvenire con acqua

Comunque sia tutti (o quasi) sono d’accordo sul seguito:

  • Nel 1568-1600, periodo chiamato AZUCHI-MOMOYAMA è documentata la creazione di rustici contenitori di legno per il trasporto del cibo
  • La diffusione dell’uso del Bentō è imputato al Funzionario militare (Samurai) ODA NOBUNAGA  poiché, pare, distribuisse agli abitanti e ospiti del castello AZUCHI cibi “confezionati”
  • Nel 1603-1868, periodo chiamato EDO venne implementato l’uso del Bentō è furono create nuove tipologie:
    • Bentō da cintura (Koshi Bentō): i turisti e i viaggiatori trasportavano prevalentemente onighiri
    • Bentō costituite da scatole pregiate: venivano intagliate e lavorate con legno pregiato e decorato con pietre preziose e oro, usate dagli aristocratici dell’epoca divenendo simbolo di raffinatezza (curiosità: questi porta pranzo, chiamati per l’occasione MAKUNO-UCHI Bentō, venivano portati a teatro – viste le rappresentazioni lunghe anche di alcune ore, il cibo contenuto era mangiato tra un atto e l’altro)
  • Nel 1868-1912, periodo chiamato MEIJI data la diffusione delle ferrovie (intono al 1870) si diffusero gli “EKIBEN” (intorno al 1885)dei vassoi  già preconfezionati pronti nelle stazioni ferroviarie per i viaggiatori
  • Nel 1912-1926, periodo chiamato TAISHō furono creati i primi Bentō in alluminio che ebbero un successone durante la I guerra mondiale, successivamente con una lega più leggera e resistente al calore, ALUMITE, furono sostituiti.

CURIOSITA’….

Come sempre andiamo ad osservare alcune curiosità sull’argomento:

  • Qual è il contenuto consigliato nel Bentō?
    • L’equilibrio degli ingredienti è stato ed è molto importate per i Giapponesi, il box dovrebbe contenere porzioni di carboidrati (1), proteine (2), verdure (3), sottaceti (4) e a piacere frutta. Le parti potrebbero essere così calcolate: 4 parti di 1, 3 parti di 2, 2 parti di 3, 1 parte di 4!
  • Il cibo del Bentō com’è preparato?
    • Il cibo viene cotto alla griglia, bollito e fritto. La praticità d’uso sta nell’essere pretagliato o composto da piccole porzioni.
  • Come viene confezionato?
    • Dopo la sua preparazione, per il trasporto viene avvolto in carta o nel FUROSHIKI che è un quadrato di stoffa usato anche per avvolgere vistisi, oggetti e regali.
  • Il Bentō ha altri significati?
    • Spesso ricopre anche un valore sentimentale: osserviamo come negli anime o manga le ragazze o le mogli preparano con cura e amore il Bentō per il proprio amato!!

DA SAPERE….

Esistono varie tipologie di Bentō conosciamo di seguito alcuni nomi, il loro contenuto prevalente, dove vengono usati o venduti, etc….

CHŪKA Bentō: contiene le ricette tradizionali Cinesi come gli involtini primavera e il pollo fritto

EKIBEN Bentō:  EKI (=stazione) son acquistabili sui treni o nella stazioni ferroviarie, sono economici e il loro contenuto è abbondante.

HAYBEN Bentō: è un portapranzo piccolino, consumato prevalentemente prima del pranzo, è costituito da alimenti molto leggeri. HAY (=presto)

HINOMARU Bentō: chiamato in onore della bandiera Giapponese. E’ costituito da riso bianco con al centro un HUMEBOSHI (una varietà di albicocche)

HOKABEN Bentō: sono venduti dai negozi, è un porta pranza da asporto.

KAMASHI Bentō: sono cucinati e venduti in pentolini di metallo e sono venduti alla stazione ferroviaria della prefettura di NAGANO

KORAKU Bentō: è un enorme contenitore che viene preparato per pic-nic e usato non dal singolo ma da un gruppo di persone.

KYARABEN Bentō: o bento dei personaggi, è nato negli anni ’90 i vari scomparti contengono alimenti disposti in modo da raffigurare personaggi di manga/anime o di videogiochi. Sono solitamente preparati per i bambini.

MAKUNOUCHI Bentō: contenenti prevalentemente riso e pesce, verdure, sottaceti e uova. Venivano portati a teatro – viste le rappresentazioni lunghe anche di alcune ore, il cibo contenuto era mangiato tra un atto e l’altro)

NORIBEN Bentō: contenenti riso bollito avvolto in alghe nori in salsa di soia

OEKAKIBEN Bentō: gli alimenti sono sistemati in modo da raffigurare persone, edifici, monumenti, piante, animali o fiorni.

SAKE Bentō: alimento prevalente è il salmone alla griglia

SANSHOKU Bentō: è costituito da tre scomparti che accolgono 3 alimenti di diverso colore. E’ tipica della stazione di HAKATA nella prefettura di FUKUOKA.

SHIDASI Bentō: è preparato e venduto dai ristoranti per celebrazioni quali i funerali o per feste. Contiene prevalentemente tempura, riso e verdure tagliate a fette.

SHIKAESHI Bentō: questo tipo particolare di Bentō è usato da quelle mogli che lo preparano per il marito dopo una bella litigata…e lo farciscono con peperoncini nascosti o addirittura scrivendo, sul o con il cibo insulti!!

SORABEN Bentō: contengono alimenti locali e sono vendute in aereoporto

SUSHIZUME Bentō: l’alimento principe di questo Bentō è il sushi.

TORI Bentō: il riso fa da “letto” a pezzi di pollo in salsa.

Lungo ed interessante, vero? Alla prossima!

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